questi giorni va in onda una fiction su Canale 5, interpretata da Gabriel Garko, dedicata alla vita di Rodolfo Valentino, o Rudolph Valentino, il grande divo del cinema americano della sua epoca, noto anche per esser stato il sex symbol di quegli anni al quale
fu affibbiato il soprannome di “Latin Lover”
fu affibbiato il soprannome di “Latin Lover”
Nato a Castellaneta, in provincia di Taranto, da genitori italiani, Giovanni Guglielmi e Valentina D’Antonguella, l’attore e ballerino il 23 agosto del 1926 alle ore 12,10 al Polyclinic Hospital di New York, dopo otto giorni di sofferenza.
Le analisi condotte su alcuni campioni ossei supportano la tesi della morte da avvelenamento da polonio, così come i sintomi dei suoi ultimi giorni di vita.
E’ quanto emerge dai risultati di un’analisi eseguita da un laboratorio di Ginevra, sui suoi resti riesumati nel Novembre 2013, prelevati dalla Corte degli Apostoli del Memorial Park Cemetery di Hollywood.
Dalle analisi emergono livelli di polonio sul suo corpo diciotto volte superiori alla norma.
Il polonio-210, scrive la International Atomic Energy Agency, è un elemento altamente radioattivo, emette particelle alfa che si propagano per pochi centimetri nell’aria e che non possono superare la barriera esterna della pelle.
Secondo i medici, che hanno consegnato i risultati alla Commissione di inchiesta che ha indagato sulle cause della morte, c’è l’83% di possibilità che il grande divo sia stato avvelenato con sostanze radioattive.
Stando al rapporto di 108 pagine, redatto dagli specialisti, sono stati rinvenuti elevati livelli di polonio nelle costole e nel bacino.
Dave Barclay, noto scienziato forense britannico, ha dichiarato “Abbiamo trovato la pistola fumante che ha causato il suo decesso. Quello che non sappiamo è chi ha impugnato la pistola”, “E’ scientificamente provato che la sua morte non fu dovuta a cause naturali e abbiamo le prove scientifiche che fu ucciso molto probabilmente dai servizi segreti americani assoldati dalle lobby ebraiche che avevano all’epoca il monopolio dei diritti cinematografici americani”

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