Papa Francesco: Chi non mangia Agnello a Pasqua fa peccato

Nell’omelia recitata in Latino, tenuta in piazza San Pietro, Papa Francesco ha chiarito gli aspetti controversi sulla tradizione di mangiare agnelli a Pasqua, che
molti vegetariani cattolici ritengono una cosa abominevole.

“In effetti nel giudaismo Pasqua era diventato sinonimo di agnello pasquale, da cui l’espressione mangiare la Pasqua, che troviamo anche nel Nuovo Testamento. Mangiare agnello a Pasqua mette in risalto il senso tipologico dell’agnello ponendo l’accento sulla passione del Signore nel suo significato salvifico. Da qui il tema della
Pasqua come salvezza.”

Tutti i padri della Chiesa, sia quelli quartodecimani sia gli altri, si trovarono concordi che mangiare agnelli a Pasqua  era un atto giusto, simbolico e rappresentativo dei sacrifici che gli ebrei, il popolo prescelto da Dio, compivano come prefigurazione della Passione di Cristo.
Non possiamo disubbidire al Signore stesso che

 ci ha comandato di mangiare agnello quando  disse a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto “parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Non lo mangerete crudo, né bollito nell’acqua, ma solo arrostito al fuoco, con la testa, le gambe e le viscere. Non ne dovete far avanzare neanche un pezzetto fino al mattino (Es 12,1 – 14,46):

Lo stesso Gesù mangiò l’agnello Pasquale come confermano i padri della Chiesa, infatti Ippolito di Roma  scrisse: ” Ha mangiato la Pasqua, e l’ha sofferta su di sé”

(Chronicon Paschale, 92, 80).

Al termine della cerimonia, come di consuetudine, il Santo Padre si è recato nella sala dove tutti i vescovi ed i cardinali avrebbero pranzato per celebrare la Pasqua.
Nella foto possiamo notare, nel piatto del Papa, una bel arrosto di Agnello al sangue.
Indiscrezioni riferiscono che abbia anche chiesto il Bis! Che dire. Il nostro potenfice è sicuramente un bongustaio.

Ilenia Tripidosi – Vice Capo Redattoriale